Il 27 giugno di ogni anno si celebra la Giornata mondiale delle Piccole e Medie Imprese (PMI), un’occasione per riflettere sull’importanza strategica di queste realtà economiche che rappresentano il cuore del tessuto produttivo di numerosi paesi, tra cui anche l’Italia. Le PMI rappresentano una componente essenziale dell’economia nazionale, sia in termini di occupazione che di contributo al prodotto interno lordo (PIL).
Istituita dalle Nazioni Unite nel 2017, l’iniziativa ricorda il peso che milioni di attività con meno di 250 dipendenti rivestono nella crescita economica nazionale e globale.
Il peso delle Piccole e Medie Imprese nell’economia italiana
In Italia, le PMI costituiscono il 99,9% del totale delle imprese attive nel paese. Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e dall’Associazione Italiana delle Piccole e Medie Industrie (Confapi) le PMI italiane sono circa 4,4 milioni e impiegano oltre 16 milioni di persone, rappresentando quasi il 78% dell’occupazione totale del settore privato.
Distribuzione settoriale
Le PMI italiane sono presenti in tutti i settori economici, con una forte prevalenza nel settore manifatturiero, nel commercio e nei servizi.
Nel dettaglio:
- Settore manifatturiero: circa il 25% delle PMI italiane opera in questo settore, che include aziende di produzione di beni, artigianato e industrie alimentari.
- Commercio: Le PMI del commercio al dettaglio e all’ingrosso rappresentano il 20% del totale.
- Servizi: il settore dei servizi, inclusi quelli legati alla tecnologia, al turismo e alla consulenza, accoglie il 30% delle PMI.
Innovazione e sostenibilità
Le PMI non rappresentano solo il cuore pulsante dell’economia italiana, ma sono anche una fonte di innovazione, resilienza e crescita sostenibile.
Circa il 30% delle PMI investe regolarmente in ricerca e sviluppo (R&S), contribuendo alla competitività del Paese a livello internazionale.
Inoltre, l’azione delle Piccole e Medie Imprese italiane si inserisce nell’ambito del “programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità” dell’Agenda 2030 e si traduce nell’adozione di pratiche di sostenibilità ambientale: il 35% delle PMI è responsabile dell’implementazione di misure atte a ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza energetica.
Sfide e opportunità
Le PMI italiane si trovano spesso ad affrontare diverse situazioni sfidanti tra cui la burocrazia complessa, l’accesso limitato ai finanziamenti e la necessità di digitalizzazione. Tuttavia, al contempo, si aprono a molte opportunità. I programmi di sostegno dell’Unione Europea, come Horizon 2020 e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), offrono finanziamenti e supporto per progetti innovativi e di crescita sostenibile