Il ventaglio di opportunità per le città italiane si allarga sempre di più. Tra le cinque finaliste per il prestigioso titolo di “Città Italiana dei Giovani 2024” si trova la vivace e ambiziosa Potenza. Questa notizia, annunciata dalla presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Rosaria Pisani, è un motivo di grande orgoglio per la comunità locale. Un riconoscimento del lavoro instancabile svolto dalle realtà giovanili della città.
L’inserimento di Potenza tra le finaliste è il risultato di un impegno condiviso e di un progetto ambizioso, coordinato con maestria da Antonio Candela e supportato dall’entusiasmo del sindaco Mario Guarente, dell’assessore Vittoria Rotunno e di altri protagonisti locali. Il dossier presentato ha catturato l’attenzione della giuria per la sua coerenza e la sua capacità di promuovere il coinvolgimento attivo dei giovani nella vita della città.
La chiave del successo: coinvolgimento giovanile
Uno degli elementi chiave del progetto per Potenza Città Italiana dei Giovani 2024 è la volontà di creare spazi e opportunità per i giovani, consentendo loro di partecipare attivamente ai processi decisionali e di esprimere le proprie idee e aspirazioni. Questo approccio innovativo è stato riconosciuto dalla giuria come un modello di buona prassi, trasferibile e replicabile in altre realtà.
Il sostegno ricevuto da istituzioni regionali e nazionali è un segnale incoraggiante del valore e dell’importanza di questo progetto. La collaborazione con il presidente della giunta regionale Vito Bardi e altri rappresentanti istituzionali dimostra che l’impegno per il futuro dei giovani è condiviso a tutti i livelli.
Il lavoro svolto dalle altre organizzazioni giovanili di Potenza non si ferma qui. L’obiettivo è promuovere l’inclusione, l’innovazione sociale e la partecipazione dei giovani, sia in città che al di fuori. La candidatura a “Capitale europea dei giovani” è solo uno dei nostri prossimi passi verso la crescita e lo sviluppo.
Il Progetto raccontato dall’interno: Intervista ad Antonio Candela
Abbiamo posto alcune domande ad Antonio Candela coordinatore del progetto di candidatura di Potenza per Città dei giovani 2024 per farci raccontare dall’interno gli obbiettivi e la realizzazione di un’opera tan to ambiziosa:
Quali sono stati secondo te i principali fattori che hanno portato Potenza a essere selezionata come finalista per il titolo di città italiana dei giovani 2024?
Antonio Candela: Sicuramente la qualità del progetto e la capacità che abbiamo avuto di coinvolgere e lavorare per 24 mesi con tutte le fasce d’età della città, ragazzi dai 12 ai 38 anni. Inoltre, la situazione di Potenza e della Basilicata come territori di area interna con una forte emigrazione giovanile ha reso il nostro impegno ancora più significativo. Siamo partiti dal presupposto che i margini di crescita per far diventare Potenza una città per giovani fossero ampi proprio perché Potenza non è una città per giovani.
Quali iniziative concrete sono state implementate per promuovere l’inclusione e la partecipazione attiva dei giovani nella vita della città?
Antonio Candela: Abbiamo lavorato con un’idea ben chiara: il dossier di candidatura doveva essere redatto partendo dal presupposto che non potesse essere scritto da chi non è più giovane o comunque non rappresenta più quella fascia d’età. Con il comitato ci siamo concentrati sulla necessità di costruire un legame con i giovani, quindi di costruire fiducia con loro. Questo si è tradotto in decine di incontri territoriali nelle varie parti della città con gruppi di giovani che rappresentavano scuole, università, strutture sportive e culturali, e altro ancora. Da lì abbiamo lavorato con le rappresentanze come la consulta degli studenti delle due provincie, quella regionale e il consiglio degli studenti. Il percorso è stato quello di costruire fiducia e portarla a concretizzarsi in 4 giorni di attività e progettazione per la scrittura del dossier a giugno 2023, con gli open space lab preceduti da due giorni con partner internazionali alla sede del Comincenter. Questo ci ha permesso di mettere a fuoco le problematiche giovanili in ambito europeo e le possibili risposte.
Quali sono gli obiettivi a lungo termine del progetto e come si prevede che influenzerà lo sviluppo della città nel corso degli anni a venire?
Antonio Candela: L’obiettivo principale, indipendentemente dall’esito, è di costruire e consolidare una fiducia rinnovata tra giovani, meno giovani e istituzioni. Durante l’anno in cui Potenza sarà Città Italiana dei Giovani, si pianificheranno azioni che possano sedimentarsi nei prossimi anni, guardando al 2050 come proiezione di un nuovo modo di vivere le comunità rispetto alle politiche giovanili. Vogliamo che il tema dei giovani non sia più relegato all’ultimo posto nelle strategie di sviluppo della città, ma diventi l’unico strumento per far prosperare le realtà delle aree interne del nostro paese, che vivono una forte emigrazione ma che hanno un’alta qualità della vita.
Un appello alla partecipazione
Ora più che mai, è importante il sostegno e l’incoraggiamento da parte di tutta la comunità. Attraverso l’uso dei canali social Facebook ed Instagram e l’hashtag #Potenzagiovani24, è possibile manifestare il proprio sostegno e coinvolgersi attivamente nel processo.
Potenza ha dimostrato di essere pronta ad affrontare le sfide del futuro e a creare opportunità concrete per i giovani. Con determinazione e impegno, questa città può davvero diventare un punto di riferimento per le nuove generazioni, un luogo in cui i sogni possono diventare realtà e il talento può fiorire.