Negli ultimi tempi sempre più persone e aziende hanno iniziato a considerare l’adozione di una settimana lavorativa corta come un’alternativa all’orario tradizionale di lavoro. Questo approccio innovativo prevede la riduzione delle ore di lavoro settimanali, consentendo ai dipendenti di dedicare più tempo alla propria vita personale e al riposo.
In Europa alcuni Paesi hanno già sperimentato la settimana lavorativa corta. In particolare, la gazzetta ufficiale spagnola ha pubblicato l’assegnazione di 9,6 milioni di euro per le imprese che prevedano un taglio all’orario di lavoro dei loro dipendenti di almeno il 10% per i prossimi due anni.
I benefici per i dipendenti sono molteplici, ad esempio:
- Un netto miglioramento del benessere: una settimana lavorativa più corta offre ai dipendenti più tempo per riposarsi, dedicarsi ad hobby e attività ricreative, e trascorrere del tempo di qualità con la famiglia e gli amici. Questo si traduce in una migliore salute mentale e fisica.
- Aumento della produttività: nonostante le ore di lavoro siano ridotte, molte ricerche dimostrano che i dipendenti tendono ad essere più produttivi durante il tempo di lavoro effettivo. La riduzione delle ore porta a una maggiore concentrazione e motivazione, mentre il tempo extra dedicato al riposo e al tempo libero rigenera le energie, consentendo un rendimento migliore durante le ore di lavoro effettive.
- Miglior equilibrio tra vita professionale e personale: La settimana lavorativa corta offre ai dipendenti la possibilità di conciliare meglio le responsabilità lavorative con quelle personali. Questo equilibrio aumenta la soddisfazione lavorativa complessiva e promuove un senso di appagamento nella vita di tutti i giorni.
Ovviamente non mancano i benefici per le aziende, alcuni:
- Maggiore attrattività per i talenti: le aziende che offrono una settimana lavorativa corta si distinguono come datrici di lavoro all’avanguardia, attirando i migliori talenti sul mercato.
- Miglioramento dell’efficienza operativa: una settimana lavorativa più corta spinge le aziende a ridurre gli sprechi di tempo e adottare pratiche più efficienti.
- I dipendenti si sentono più soddisfatti e impegnati nel proprio lavoro, diminuendo la probabilità di cercare opportunità altrove.
In Italia sembra che alcuni contratti stiano iniziando a sperimentare questa nuova tendenza “all’inglese”, anche se per il momento parliamo di una pratica molto limitata e poco diffusa.



