Ritorna per il sesto anno La Notte del Lavoro Narrato.
Il 30 Aprile saremo ancora tutti assieme per vivere questa magica notte dedicata al lavoro e al suo valore.
Il 30 aprile dalle 18 al Comincenter, “La Notte del Lavoro Narrato”.
Per avere successo ci sono tre fasi importanti: crederci, fissare un obiettivo “altissimo”, investire nei propri sforzi. Alla notte del lavoro narrato, al Comincenter, quest’anno abbiamo pensato di ascoltare da chi ce l’ha fatta, come ha fatto e prendere ispirazione. Non solo. Saranno presenti con noi attori e interlocutori di vari “settori delle opportunità”: dalla formazione extra universitaria, al mondo del lavoro e dell’impresa, pronti a mettere sul tavolo gli strumenti e i processi per costruire progetti di successo.
L’iniziativa nasce da un’idea di Vincenzo Moretti e Alessio Strazzullo ed è organizzata da #lavorobenfatto e Jepis Bottega insieme al network che si è costituito spontaneamente a partire dalla prima edizione.
Coinvolge donne e uomini di ogni età che si incontrano nelle piazze, nelle scuole, nelle associazioni, nelle biblioteche, nei musei, nelle librerie, nei posti di lavoro, nei caffè letterari, nei bar e basta, nelle ex aree industriali, nelle case per raccontare, leggere, ascoltare, cantare, suonare, recitare, disegnare, condividere storie di lavoro.
Saremo in tante/i a condividere la voglia di raccontare l’Italia attraverso il lavoro ben fatto di questa grande e bella comunità composta da donne e uomini accomunati da questa voglia di fare bene le cose, di trovare nel lavoro il senso di una vita più ricca e dunque più degna di essere vissuta, di contribuire tutti assieme, portando ciascuno il proprio mattoncino, al Rinascimento dell’Italia.
Perché lo facciamo?
Perché ci piace l’Italia che pensa al lavoro, dunque sono, merito rispetto, considerazione. L’Italia che dà più valore al lavoro e meno valore ai soldi, più valore a ciò che le persone sanno, e sanno fare, e meno valore a ciò che hanno.
L’Italia che crede nel lavoro come identità, dignità, diritti, responsabilità, autonomia, futuro e dunque non lo considera soltanto un mezzo, una necessità, ma anche un fine, una possibilità.
L’Italia che considera il lavoro ben fatto il centro, il motore, l’anima del processo di cambiamento, l’approccio in grado di tenere assieme l’ebanista e il maker, l’azienda agricola e il rural hub, il cantiere edile e l’impresa di pannelli solari, il borgo antico e la smart city.
La nostra notte è anche un invito a raccontarsi perché raccontando storie è possibile attivare processi di innovazione e incrementare il valore sociale delle organizzazioni e delle comunità nelle quali lavoriamo, studiamo, giochiamo, amiamo, in una parola: viviamo.
Anche quest’anno la partecipazione e la condivisione via social network sarà parte imprescindibile della manifestazione. Utilizzando l’hashtag #lavoronarrato sarà infatti possibile condividere testi, immagini, filmati sul sito http://www.