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Libere di vivere, mostra 3D fumetti

Libere di vivere, fumetti d’autore per la parità di genere.

Ho incontrato Claudia Segre, Presidente di Global Thinking Foundation, con un passato da dirigente nelle più grandi banche italiane, come Unicredit e Credem. Una donna straordinaria. Oggi con le sue competenze e il suo coraggio è una delle eroine italiane che si batte per la parità di genere e la lotta alle violenze, in particolare la violenza economica. Da qui nasce Libere di vivere, Progetto culturale per l’inclusione sociale.

«È un progetto originale – mi dice Claudia in video call – nel senso che si tratta di una mostra itinerante. Saremo in otto comuni di Italia, con incontri sia fisici (con il rispetto delle distanze e dei regolamenti vigenti per la pandemia) sia “digitali”. C’è un sito dove si può fare una visita virtuale della mostra, dove ci sono i materiali spiegati e le graphic novel inedite, fatte dalle ragazze e dai ragazzi dell’Anonima Fumetti. Ci sono anche i disegni sulla violenza economica, realizzati da disegnatrici e disegnatori autorevoli dell’Accademia delle Belle Arti, che hanno donato queste tavole alla mostra.

Wonder Woman - DC Comics

E poi, con le eroine del fumetto, per riprendere gli ideali del femminismo attraverso i fumetti. Da Wonder Woman passando per Mafalda, Solange fino ad arrivare a Valentina. L’autodeterminazione, la lotta nei confronti al razzismo, la lotta nei confronti delle disuguaglianze e la battaglia per la parità di genere.»

Libere di vivere è un progetto con tante sfaccettature. Ci racconti alcune delle partnership e delle attività?

«Dentro questa mostra ci saranno degli eventi istituzionali in cui si parlerà di parità di genere, con gli ordini dei professionisti, con il patrocinio dell’ASVIS, l’alleanza per lo sviluppo sostenibile italiana.

Nel progetto rientra il Museo del risparmio di Torino, con il CERP (Center for Research on Pensions and Welfare Policies), Guidato da Elsa Fornero e, ancora, all’interno di tutto questo il ci affianchiamo all’Associazione Dare voce al silenzio, che si occupa di violenza assistita sui bambini.

Un progetto sinergico, che vede la compartecipazione di soggetti pubblici e privati, per portare questa mostra in giro per l’Italia. Libere di vivere approderà a Parigi il 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

Catene, di Alessia Martusciello
Catene, Alessia Martusciello

La mancanza di inclusione, la disparità, quella di genere e non solo, nascono da un problema sicuramente culturale. So che Global Thinking Foundation lavora per diffondere consapevolezza e collabora anche con le scuole. Libere di vivere ha pensato ad azioni da svolgere con i giovani?

«I topic del progetto sono l’inclusione sociale e la diffusione dei valori della parità e dell’uguaglianza di genere. Legate alla mostra ci sono delle schede didattiche, che seguono la metodologia didattica EAS, con il capovolgimento della tradizionale lezione frontale. Ci saranno laboratori che partono dai disegni e dai fumetti e prevedono il coinvolgimento dei ragazzi per elaborare attività e pensieri, stimolando la riflessione su questi temi, offrendo loro la possibilità di mettersi in gioco per esprimere la propria percezione della società.

Intendiamo la didattica non come informazioni calate dall’alto. Con questo progetto parliamo con i ragazzi di inclusione e di realtà sociali. Le storie del fumetto infatti, sono prese dall’attività di sportello di Global Thinking Foundation, ma anche su storie del Paese. Come le tabacchine del Salento che lottavano per la parità di salario, le brigantesse della Lucania e della Calabria, fino alla leggenda della Grotta della Zinzulusa, che narra di una violenza contro una donna di fronte a un minore.

È vero, trattiamo temi difficili da trasmettere, ma in un modo che tende ad avvicinare ed attivare una riflessione. Il problema è che se l’educazione non innesca la curiosità dentro ognuno di noi, come fate voi con Career Tools sui temi del lavoro, se non si accende la voglia di capire di più e fare il primo passo, non si può pretendere che le persone diventino ambasciatrici di quei valori.»

Se come me amate i fumetti e siete incuriositi da questo progetto, non vi resta che visitare il sito https://www.liberedivivere.com/.

Prima data, 9 agosto nel meraviglioso scenario di Castro, Lecce.

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