Ci sono poche opportunità o noi non le vediamo?
Facciamo un 50/50.
Allora facciamo un passo indietro per capire da cosa partire.
Potremmo partire da chi cerca lavoro e capire quali canali usa, quali strumenti conosce e com’è il suo cv.
Oppure potremmo partire da chi offre lavoro ma non sa bene cosa cerca e spesso non è in grado di fornire una Job Description adeguata.
O, ancora, dal talento di ognuno e io preferisco sempre questo punto di partenza.
Il talento, o meglio, i talenti. La connessione tra quello che siamo e quello che facciamo.
Quello che ogni mattina ci motiva a lavorare ad un’idea, un progetto, un obiettivo, che sia personale o collettivo, che sia in proprio o come dipendenti.
Quello che conta, fortemente, è esserne fieri e orgogliosi, crederci e adoperarsi.
Lavorare al Comincenter mi fa capire che spesso quello che manca è la motivazione, il desiderio chiaro, l’obiettivo definito. Brancoliamo nel buio alla ricerca di qualcosa che non conosciamo.
E se è vero che
“Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove vuole andare”
è altrettanto vero che abbiamo il dovere morale, verso noi stessi, di scoprire chi siamo e cosa vogliamo.
Altrettanto spesso incontro persone che hanno passione per qualcosa ma non riescono a trasformare quella passione in lavoro e io, che vivo di forte immaginazione, provo a sperimentare insieme a loro, ragionando sul come fare e da dove partire ma sempre tenendo salda e chiara la domanda
“Dove voglio arrivare?”
E così ci ritroviamo a fare incastri, creare connessioni, immaginare cose che a tratti ci sembrano irrealizzabili e poi cerchiamo esempi, ci ispiriamo ad altri e da lì nasce una costruzione più dettagliata.
E ora che siamo a fine anno e tutti, indistintamente, facciamo la lista dei buoni propositi io ho voglia di chiedervi
“Cosa c’è nella lista? Avete messo per primi il vostro talento, voi stessi e la vostra passione?”
Io, personalmente, ho messo per primo il desiderio di imparare meglio ad aiutare gli altri, a trovare nuovi metodi e processi per sedermi insieme a qualcuno a sognare”
Ecco, la fantasia è il mio buon proposito per il 2018.