Margherita Hack, la luminosa astrofisica italiana, è stata una figura di spicco nel campo della ricerca scientifica e della divulgazione, impegnandosi a rendere la scienza accessibile a un vasto pubblico.
Nel 1940, conseguì la maturità classica senza sostenere gli esami di maturità a causa della guerra, successivamente laureandosi in astrofisica con una tesi sulle Cefeidi. Nel giugno del 1943, in un incontro fortuito, conobbe Aldo De Rosa, che sposò nel febbraio 1944. Insieme decisero consapevolmente di non avere figli, una scelta all’epoca controversa.
Ha pubblicato numerosi lavori originali su riviste internazionali e numerosi libri sia divulgativi sia a livello universitario. Margherita Hack nel 1978 ha fondato la rivista bimensile L’Astronomia il cui primo numero risale al novembre del 1979, successivamente, insieme con Corrado Lamberti, ha diretto la rivista di divulgazione scientifica e di cultura astronomica Le Stelle. Nel 1994 ha ricevuto la Targa Giuseppe Piazzi per la ricerca scientifica. Nel 1995 ha ricevuto il Premio Internazionale Cortina Ulisse per la divulgazione scientifica assieme a Giovanni Caprara per il libro “Il nuovo sistema solare”. Ha fatto ricerche anche sui Buchi Neri, scrivendo nello stesso anno il libro L’Universo alle soglie del duemila.
La ricerca sul nucleare
Margherita Hack, esperta nel campo energetico, si oppose alla costruzione di centrali nucleari in Italia, ma sostenne la ricerca nucleare, spiegando che l’Italia non era pronta a gestire centrali nucleari e che la paura dell’energia nucleare era irrazionale. Sottolineò l’importanza della ricerca nucleare e la necessità di massimizzare le energie rinnovabili.
Hack sostenne l’esistenza di «una paura irrazionale, anche scientifica; per l’energia nucleare», che però «inquinerebbe molto meno dell’energia a petrolio, a metano e a carbone, a cui dovremmo comunque ricorrere». Sottolineò anche l’importanza della ricerca in questo campo e la necessità di «sviluppare al massimo le energie rinnovabili» che contribuiscono a soddisfare parte del fabbisogno energetico.
I diritti civili
l 12 agosto 2010 Margherita Hack è stata premiata a Torre del Lago Puccini come “Personaggio gay dell’anno” per la sua attività a favore dei diritti civili e del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali. In quell’occasione dichiarò che «da parte di altri paesi è certamente un segno di civiltà. Noi invece siamo un paese arretrato, che non sa cos’è il rispetto della libertà. Il Vaticano è certamente un deterrente che influenza la classe politica, ma la politica non è libera e non ha il coraggio di reagire. E se non reagisce questo significa che è più bacchettona della Chiesa e non sa cos’è il rispetto della libertà altrui». Hack riteneva l’eutanasia un diritto, «un modo per sollevare dalla pena un uomo che soffre».
Per i diritti degli animali
Infine, fu un’ardente difensora dei diritti degli animali sin da bambina, abbracciando l’animalismo e adottando uno stile di vita vegetariano. Il suo pensiero e la sua grandezza dovrebbero servire da ispirazione per le generazioni future.