Il termine inglese “Crowdfunding” (crowd=folla e funding=finanziamento) indica un processo collaborativo di un gruppo di persone che mette in comune il proprio denaro per sostenere sforzi di persone e organizzazioni.
Si tratta di un finanziamento collettivo che si può riferire ad iniziative di qualsiasi genere, come sostenere l’arte, la ricerca scientifica e perfino l’imprenditoria innovativa.
Alla base di questa collaborazione c’è una partecipazione finanziaria attiva di coloro che decidono di investire. Oggi è tra le forme più diffuse ed efficaci di finanziamento di progetti imprenditoriali e creativi.
Molti ritengono che l’origine del finanziamento collettivo è da ricercare già ai tempi della diaspora della comunità ebraica. È noto, infatti, che gli ebrei ricchi donavano fondi alla comunità per il sostentamento delle famiglie più povere e per il mantenimento degli studiosi.
Nell’era del digitale e dei social network, il crowdfunding permette di sostenere idee e iniziative che possono concretizzarsi in veri e propri progetti imprenditoriali.
Come funziona?
Una persona, un’azienda o una startup che ha bisogno di supporto economico per realizzare un determinato progetto, si rivolge ad una piattaforma di crowdfunding dove pubblica il progetto e stabilisce un obiettivo di raccolta.
Se l’obiettivo viene raggiunto il richiedente riceve i fondi e i finanziatori ricevono una “ricompensa” per l’investimento.
Le piattaforme più conosciute a livello internazionale sono Kickstarter e Indiegogo e permettono ai fundraiser di incontrare un ampio pubblico di potenziali finanziatori.