HELLO GIRLS: Nilde Iotti, una vita di Impegno Politico e Sociale

Nilde Iotti è stata una figura di spicco nella politica italiana, celebre per il suo straordinario impegno sociale e politico. Nata a Reggio Emilia il 10 aprile 1920 e deceduta a Roma il 4 dicembre 1999, la sua vita è stata caratterizzata da un profondo impegno politico e una dedizione costante alla causa delle donne e della giustizia sociale.

I Primi Anni e l’Inizio dell’Impegno Politico

Si laurea in Lettere all’Università Cattolica di Milano e diventa insegnante presso l’Istituto Tecnico Industriale di Reggio Emilia. Tuttavia, il suo percorso subisce una svolta cruciale durante la Seconda Guerra Mondiale quando si unisce alla Resistenza. In questo periodo, guida il Gruppo di Difesa della Donna, un’organizzazione antifascista impegnata nella lotta contro il regime.

Dopo la liberazione dell’Italia nel 1945, Nilde Iotti ha assunto un ruolo di rilievo nell’Unione Donne Italiane (UDI), un’organizzazione legata al Partito Comunista Italiano (PCI). Grazie alla sua dedizione e al suo impegno nella difesa dei diritti delle donne e della giustizia sociale, è diventata una figura di spicco all’interno del PCI.

La Carriera Politica

Nel 1946, Nilde Iotti è stata eletta all’Assemblea Costituente, dove ha svolto un ruolo cruciale nella Commissione dei Settantacinque, contribuendo alla redazione della sezione sulla politica familiare nella nuova Costituzione repubblicana italiana. Dopo la sua elezione alla Camera dei Deputati nel 1948, Nilde Iotti è stata riconfermata in tutte le successive legislature. Nel 1956 è entrata a far parte del Comitato Centrale del PCI, mentre nel 1962 è diventata membro della Direzione Nazionale. Durante questi anni, si è distinta per il suo impegno a favore del nuovo diritto di famiglia e dell’introduzione del divorzio in Italia. Nel 1971, ha promosso la mozione per la revisione del Concordato tra lo Stato e la Chiesa Cattolica.

Nel 1972, Nilde Iotti è stata eletta Vicepresidente della Camera dei Deputati, ruolo che ha ricoperto durante la VII legislatura (1976-79). Durante questo periodo, è diventata anche Presidente della Commissione Affari Costituzionali, diventando così la prima donna a ricoprire questa carica.

Impegno Europeista e Ruoli di Prestigio

Nilde Iotti era una convinta europeista e, dal 1969 al 1979, è stata anche membro del Parlamento Europeo. La sua principale priorità in Europa era quella di promuovere elezioni aperte, in cui i cittadini europei potessero eleggere direttamente i loro rappresentanti, conferendo al Parlamento un mandato indiscutibile e la credibilità di agire in nome del popolo. Il suo sogno si è realizzato con le prime elezioni dirette del Parlamento europeo nel 1979.

Nel 1979, Nilde Iotti è stata eletta Presidente della Camera dei Deputati, diventando così la prima donna nella storia parlamentare italiana a ricoprire questa posizione. È stata riconfermata in questo ruolo nella IX legislatura nel 1983 e nella X legislatura nel 1987.

Durante l’XI legislatura, Nilde Iotti ha assunto la presidenza della Commissione Parlamentare per le Riforme Istituzionali il 10 marzo 1993. Nello stesso anno, è stata eletta vicepresidente dell’Assemblea della Conferenza sulla Sicurezza e Cooperazione in Europa (CSCE).

Nelle XII e XIII legislature, ha fatto parte della Commissione Affari Esteri ed è stata presidente della Delegazione parlamentare italiana all’Assemblea del Consiglio d’Europa. Inoltre, è stata membro della Delegazione parlamentare italiana all’Assemblea dell’Unione Europea Occidentale. Nel gennaio 1997, Nilde Iotti è stata eletta vicepresidente del Consiglio d’Europa.

L’eredità di Nilde Iotti

Nilde Iotti rimarrà una figura di grande importanza nella storia politica italiana. È stata una strenua difensora dei diritti delle donne e una sostenitrice instancabile del suffragio universale e dell’uguaglianza di genere. La sua eredità e la sua lezione politica sono ancora rilevanti oggi, continuando a ispirare le future generazioni a impegnarsi per la giustizia sociale e l’uguaglianza di genere. La sua vita è un esempio del potere dell’attivismo e della politica per apportare cambiamenti significativi nella società.

Cosa ne pensi? Scrivilo nei commenti!

Skip to content
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: