C’è una parte di ogni brand che spesso viene dimenticata. E’ la parte visiva, tutto ciò che riguarda la modalità di comunicare un brand, anche quando si parla di personal branding.
C’è una parola che più di tutte rappresenta il pilastro di una brand identity come del personal brand ed è coerenza. I valori che dichiari, le azioni che metti in campo e il modo di rappresentarle visivamente, sono legati a doppia mandata dalla coerenza.
Brand identity e personal branding sono la stessa cosa?
Spesso mi è capitato di sentirmi fare questa domanda: “Ma quindi noi persone siamo marchi o prodotti in vendita su uno scaffale?” – No. Sebbene correlati, brand identity e personal branding non sono la stessa cosa. Il personal branding riguarda l’individuo e la sua carriera, mentre la brand identity riguarda il marchio e la sua attività. In maniera molto semplificata, il personal branding consiste nel posizionarsi come esperto nel proprio settore per offrire competenze, mentre l’identità di marca consiste nel posizionare il proprio marchio sul mercato per vendere prodotti.
Detto questo, il modo di creare la propria visual identity può essere simile al processo che si fa per quello di un noto marchio e in 5 step, e qualche esempio molto bello, cercherò di condividere con te come puoi fare per creare il tuo personalissimo brand da usare sui social, nelle presentazioni e anche nel curriculum vitae e nella cover letter. Ricorda che il Personal brand non si esaurisce in una bella visual identity, ma che questa è la rappresentazione plastica delle tue competenze, dei tuoi valori, delle tue esperienze: di ciò che davvero hai da dire al mondo o al settore lavorativo in cui vuoi posizionarti.
In questa mini guida per il personal branding, condivido con te gli step del mio processo creativo. Spero possano esserti utili a sbloccare la creatività!
Step 1 – mood board
Da dove partire per creare la parte visiva del tuo personal branding? Sinceramente, inizio con la ricerca per immagini di Google, inserendo parole per associazione di pensiero. Per esempio se sei nel settore informatico, hai una passione per le moto e per il cibo, fai tre ricerche e salva le immagini che ti colpiscono o credi ti rappresentano di più. Quando faccio questo lavoro utilizzo miro.com, un tool on line gratuito per organizzare il pensiero per immagini attraverso un moodboard, ma va bene qualsiasi strumento che ti consente di fare un collage di fotografie e ispirazioni (anche citazioni, link, screenshot dai social)

Step 2 – scegli
Adesso che hai fatto tutto questo lavoro di ricerca e raccolta è il momento di scegliere. Ricorda che “Less is more” è la prima regola per una visual identity efficace e d’effetto. Ci sono poche cose che devi scegliere. Inizia ponendoti queste domande:
- C’è uno o due colori che spiccano di più fra tutte le immagini che hai scelto? Se sì, quali colori ti rappresentano? Quali sono già comunemente usati nel tuo settore lavorativo di riferimento? Voglio essere in linea con il settore di riferimento o differenziarmi? (Attenzione, in qualche modo dovranno pur esserci degli agganci cognitivi a quel settore di riferimento, non per forza i colori, magari altri segni grafici distintivi)
- Hai selezionato immagini contenenti un font? Se sì, è un font Serif o Sans serif? E’ più elaborato o minimale? Quale ti rappresenta di più?
- Ci sono delle immagini o delle ispirazioni che ti fanno esclamare: “Per bacco! (versione polite) quest* sono proprio io spiccicat*!!”? Nota come sono: informali? formali? Hanno un mood fotografico oppure sono illustrazioni? Se sono illustrazioni sono moderne o classiche?
- Ci sono altri tratti grafici distintivi? Simboli, tratti delle linee, forme etc;
Prenditi il tempo per scegliere bene, se fai con calma e lavori molto su questa prima parte, la visual identity sarà più facile da costruire negli step che seguono.
Step 3 – gli essenziali del brand book
Questo è lo step più delicato, è il momento del fare. Dopo aver ricercato e scelto, metti “nero su bianco” le idee. Ti avviso, la ciambella non verrà subito con il buco. Il processo del design prevede sempre che le cose si possano cambiare. Quindi apri Canva o qualsiasi altro strumento per la grafica (se usi adobe ti consiglio Illustrator per questo lavoro) e mettiamo mani alla creatività!
Ciò che non può proprio mancare nel brandbook
- Una pagina in cui scrivi chi sei e quali sono i tuoi valori, un pò come nella descrizione di linkedin
- La pagina del logo, può essere la tua firma o un vero e proprio logo, e come utilizzarlo. In questa fase, possono esserti utili i tratti grafici.
- Una pagina in cui scegli i colori che ti rappresentano e ti dai indicazioni su come usare questi colori: palette, abbinamenti – per questa fase, utilizza colormind.io
- La pagina dei font, ti consiglio al massimo un paio di font seri. Vai su Google Font per scegliere quelli che ti piacciono in base alla tua ricerca
Step 4 – passa ai dettagli
Congratulazioni! Se sei arrivato fino a qui, non mollare, i dettagli fanno sempre la differenza e sono indice di perseveranza, cura e attenzione, tre soft skill che qualsiasi datore di lavoro apprezza sempre. Inizia dal visual a farlo percepire.



In questa fase, inserisci nel brand book dei dettagli di come ti immagini la tua rappresentazione sui social. Aggiungi una pagina del brand book per tenere sempre presente a te stesso quali fotografie o illustrazioni scegliere nel momento in cui pubblichi o diffondi informazioni su te stess*. Scegli per esempio il mood fotografico.
Se nello step due hai optato per le fotografie, fai attenzione allo stile. Sono foto in bianco e nero? Sono foto super colorate? Hanno uno stile vintage, filtri particolari? Sono dei collage o usano uno stile peculiare? Cosa deve sempre essere in linea e coerente per far parte del tuo brand?
Se hai scelto per dei disegni, sono illustrazioni “flat”, moderne, scritte a penna o disegnate a matita?
Step 5 – mockup
E’ tempo di simulare! Sì, prova a costruire un ipotetico post linkedin, un carosello o una story IG, la cover di Facebook o una presentazione per un pitch o, ancora, il tuo CV. Non è importante in questa fase che i contenuti siano veritieri o dettagliati, focalizzati sull’aspetto visivo e se riesci a dare un’impronta coerente e riconoscibile in tutti i formati, il gioco è fatto!
ESEMPI, quelli belli.
Per trovare esempi belli belli di personal branding e anche consigli molto utili, ti invito a visitare i profili di due persone da cui traggo sempre profonda ispirazione: Giulio Xahet e Skande
Se vuoi consigli o vuoi condividere il tuo esperimento visivo con me, scrivimi. Mi trovi su linkedin e su instagram oppure per email manuela@comincenter.it 🙂
Pubblicato originariemente su L’Orientamento ASNOR n.9 2024
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