Il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale approda in Unibas per incontrare i volontari.
Il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile all’Università degli studi della Basilicata, a Potenza e a Matera, per parlare di servizio civile e problematiche.
Vi racconto l’esperienza del 29 marzo scorso, con i tanti i ragazzi che hanno preso parte attivamente a questo incontro, e con i numerosi volontari del servizio civile.
Qualche ora di sinergia per individuare le criticità e le rispettive soluzioni in materia di ambiente, digitalizzazione e lettura.
Grazie alla presenza dei funzionari del Dipartimento, abbiamo parlato, fra gli altri temi, di Servizio Civile Universale, partendo da quelli che sono tutti gli aspetti positivi che quest’esperienza può lasciare.
La formazione è uno di questi aspetti.
Iscriversi ad un bando del Servizio Civile, diventare volontario, significa in primis mettersi in gioco. Abbiamo discusso sul tema della ricerca del bando più adatto a ognuno, partendo dal presupposto che magari, proprio quello che non rientra nelle proprie capacità, può farne acquisire di nuove. Espandere la propria comfort zone senza rientrare in quella di panico.
Successivamente abbiamo preso parte attiva all’incontro dividendoci in 4 gruppi. Ogni gruppo aveva un foglio intitolato rispettivamente: ambiente, digitalizzazione e lettura.
Il compito: individuare criticità e trovare soluzioni, in merito anche alla propria sede di appartenenza, cioè l’Unibas.
Risultato? Uno scambio attivo di idee e pensieri, che ci ha permesso di parlare liberamente, confrontandoci per raggiungere soluzioni adeguate.
Un compito che abbiamo affrontato con entusiasmo.
Tante le criticità emerse, ma altrettanto le soluzioni trovate.
Il Servizio Civile Universale significa anche questo, aggregazione e scambio di idee per trovare le giuste soluzioni.
