Una “Inchiesta con analisi statistica sul femminicidio in Italia” (fonte Ministero della Giustizia – Direzione generale di statistica e analisi organizzativa) nell’introduzione riporta “Donne uccise da uomini, perché sono donne. Questo è il femminicidio. Un massacro, a vedere i numeri. Più di 100 casi ogni anno in Italia”. Il cortometraggio “Diario di un femminicidio – Dead woman walking”, realizzato da Dario Molinari e Rosita Larocca, che ne è anche protagonista, affronta con circospezione e senza retorica una tematica di estrema violenza: l’uccisione di una donna dopo anni di violenze subite con incredulità, rassegnazione e inesausto desiderio di fuggire quell’orrore.
Questo è ciò di cui si parlerà il 24 novembre 2022, dalle ore 10.30, nel campus di Macchia Romana (aula magna) dell’Università della Basilicata, alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un’occasione per discutere del tema della violenza di genere e di come contrastarla, insieme agli studenti e alle studentesse dell’Università e delle Scuole superiori, che saranno protagonisti e protagoniste dell’incontro con la regista.
“L’idea di fare questo cortometraggio è nata dalla lettura dell’ennesimo articolo sulla violenza di genere. Presto è subentrata l’esigenza di trasformare in racconto gli elementi che, in quella storia rappresentativa di tante altre, hanno smosso la nostra coscienza e il nostro desiderio di chiarezza: l’indignazione per la prevaricazione, certo, ma soprattutto il desiderio di ascoltare le testimonianze di donne vittime senza dover incorrere nel filtro retorico, stucchevole e spesso edulcorato della cronaca ma soprattutto con la speranza del cambiamento della nostra società”.
Rosita Larocca, regista e attrice
“L’evento è solo uno dei tanti previsti nell’ambito del Gender Equality Plan – ha aggiunto la prof.ssa Aurelia Sole, Prorettrice alle pari opportunità e alle politiche di genere – di recente approvato nell’Università della Basilicata, che prevede una serie di azioni positive da attuare nelle scuole e nell’università, dalla formazione, a eventi, progetti, incontri e iniziative con lo scopo di prevenire e sensibilizzare sul tema, per sviluppare una coscienza critica sulle relazioni di genere in un’ottica di rispetto e apprezzamento delle differenze”.